mercoledì 4 giugno 2014

Collider

Well,i 'm back.
Torno a scrivere un po',magari per capirci qualcosa.
Sono in uno stato in cui più pensieri si scontrano tra di loro,velocemente in collisione.
Ho una laurea in mano e sto cercando un lavoro da cameriera o barista per i mesi estivi,perchè ho passato il colloquio di ammissione a Bologna e mi trasferirò lì a Settembre,e non ho un soldo in tasca neanche per potermi permettere di comprare le sigarette da me.
Quando vedo un vestito o un paio di scarpe penso che non li potrò comprare con la laurea che ho.
Allora mi chiudo nella stanza a  dipingere.perchè mi devo sempre aggrappare a qualcosa di mio.
Sto facendo questo quadro da un pezzo.Ma è una settimana che non tocco pennelli e colori.Fisso semplicemente il quadro.a volte capita che sto anche un'ora a guardarlo come se cercassi qualcosa.Come se specchiandomi nella mia anima il pavimento mi crollerebbe di meno da sotto i piedi e i pensieri si aggiustassero secondo uno schema netto e definito.
Sono confusa e la mia voglia di affermarmi nel mondo ma ho paura.
Quindi attualmente ho trecento cose da fare:prendermi il certificato di inglese, trovare un lavoro,trovare una casa a Bologna,trovare degli amici,trovare un lavoro a bologna,e a luglio completare tutte le faccende burocratiche per il trasferimento.e tutte questi pensieri sono venuti in una botta.
Ci ho messo un po' a sentire il passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
è stato un grave colpo.e non l'ho avvertito prima a 18 anni,ma solo da poco.
Il cmabiamento è stato così instantaneo e improvviso da farmi sussultare.
Da ciò ho appreso che i grandi cambiamenti nella vita di una persona arrivano all'improvviso e non ti danno il tempo di prepararti mentalmente.La vita ti ci scaraventa dentro e basta.E di colpo cresci.Non si tratta di maturazione ma di tappe.è stato un urto,dal quale sono scaturiti tanti pezzi e frammenti di me stessa.Mi sono sentita il peso delle responsabilità gravare su d me,le aspettative che mi prefiggo e la paura di come andrà.Mi sono sentita un po' consumata e un po' più stanca.Una nuvola di tedio mi ha assalito per l'intera settimana.stasera ho inviato  il mio primo curriculum.Ci ho messo un mese.
Po, non  c'è amore per me in questo periodo.Non riesco neanche minimamente a pensare a qualcuno o addolcire la mia fastidiosa presenza con un pensiero tranquillo o romantico prima di andare a dormire.Ogni tanto mi passano per la mente frammenti dell'estate scorsa.Come vecchie fotografie ingiallite. Ma non sento niente.E allora esprimo la mia mancanza di emozioni in un quadro non finito e in notti in cui i miei occhi non si chiudono.
Guardo i fiori in giardino.Li osservo ma non li tocco,anche se vorrei farlo.Sento le persone attorno a me ma io non ci sono,sono assente.e mi scontro tutti i giorni e tutte le notti con pensieri che non hanno versi.
Ieri ho guardato il mare.Mi ha ripulito  un po'i pensieri e se li è portati via sulle sue onde calme.è la mia unica cura e il mio più grande sollievo.







mercoledì 7 maggio 2014

Parachutes

Ho appreso il valore dell'amicizia da qualche tempo.
Per me è sempre stato un sentimento abbastanza banale.Non ne sono mai riuscita a cogliere l'essenza.
Poi capita che due dei tuoi migliori amici ti chiamino.
Uno si trasferisce a Londra.
L'altra ottiene il lavoro dei suoi sogni e va a lavorare sulle piattaforme petrolifere nel mare del nord.
Queste notizie hanno riempito il mio cuore di gioia.Sono stata felice.
Ho sempre pensato che la felicità  fossr una sensazione che si potesse provare solo attraverso l'amore o la soddisfazione personale.
Mi sbagliavo.L'ho colta questa felicitá.L'ho percepita annusata e goduta.
Una persona che mi conosce da poco ma che sembra sappia già tutto di me più di quanto io possa credere,forse per la sua capacità di profonda osservazione,cosa che a me manca,mi ha detto una frase che mi ha colpito:"nella tua vita metti sempre al primo posto gli amici,sono come tanti piccoli paracadute per te".
è vero.
Non sarei.mai arrivata al punto in cui sarei ora senza i miei amici.
Non mi sarei laureata se nei momenti di crisi non avessi passato notti intere a studiare con B. tra redbull e risate.
Non sarei andata avanti se L. non mi fosse venuto a prendere quando stavo troppo male con me stessa ed ero stanca anche di me.
Non mi sarei ripresa dalla depressione post erasmus se E. non mi avesse raccolto con la paletta e con immensa semplicità mi avesse portato a bere e a farmi sfrenare da Peppe.e sempre senza E. non avrei mai ripreso a giocare a pallavolo.
Non ce l'avrei fatta senza la loro mano.
Me ne sono resa conto dopo un po'di tempo.
Quando si è troppo egocentrici si pensa sempre a se.
e sopratutto poi,una come me,che dice e vuole sempre farcela da sola ad ogni costo.che quando cade si vuole sempre rialzare da sola.
Ma solo adesso ho capito che ogni volta che sono caduta,c'erano sempre questi piccoli paracadute invisibili che con pazienza e amore mi portavano in alto.
Per questo ritengo che l'amicizia sia il sentimento più puro che possa esserci.Perchè è amore.
è amore senza tutti i difetti che l'amore ha.e cioè rabbia,abbandono,sconforto,paura di perdere e di perdersi.
Io vi amo,amici miei.Grazie per avermi salvata.
inizia una nuova era anche per me.
dovro dare il massimo.ma in me ora c'è una forza indescrivibile.

domenica 15 settembre 2013

Tre camere a Manhattan - George Simenon

"E il destino fa che si incontrino.e qualche ora più tardi sono cosi tenacemente avvinti l uno all altro che la sola idea della separazione risulta loro intillerable" Libro scelto perchè avevo poco tempo,per l'edizione di Adelphi vintage e perchè mi sentivo sola.
Trois chambre a Manatthan è uno dei pochi libri sconosciuti di questo auotre creatore del personaggio del commissario Maigret.Non ho mai letto un suo giallo ma la coincidenza di come abbia avuto questo libro tra le mani è stupefacente.Non è un giallo.È una storia d'amore di due persone quasi patetiche che si incontrano per caso e iniziano un'affannosa rincorsa verso l'altro per capire di amarsi.una storia banale da sfiorare l'incredulo.una storia di tutti i giorni.in cui mi ci sono vista raccontata e descritta.la mia storia trasposta tra periodi corti,sebza mistero.una storia normale.ed è propro questo che mi ha colpita piú di tutto.viviamo delle cose ci innamoriamo e non ci rendiamo conto di come vanno veloci i sentimenti in poco tempo.di come invecchiamo dentro in due giorni.di come il ciclo dell 'amore si sussegue sempre.questa storia è la storia di due persone che si incontrano e si amano.ma per arrivare a capirlo c e tutto un percorso interiore che fanno.non riescono a cogliere la felicitá dal primo momento.si complicano,si odiano,si deridono,si affannano vertiginosamente.ed è tutto spiattellato cosí innocentemente in 178 pagine senza fronzoli,senza ornamento,solo le cose così come stanno.solo la realtà.
Non sei tu che scegli il libro,è il libro che sceglie te e ti legge l 'anima.

Voto 4/5

sabato 7 settembre 2013

Non ti muovere - Margaret Mazzantini

" Non lo so, Angelina, dove vanno le persone quando cessano di esistere. Ma so dove restano."

Non ti muovere è un'emozionante romanzo di Margaret Mazzantini,è il primo che leggo di questa scrittrice e sicuramente non sarà l'ultimo.
La nota dominante di questa narrativa a parte la trama che non lascia spazio alle cose scontate o alla noia ma è la capacità emotiva che ti trasmette tutti i sentimenti del protagonista,Timoteo,come se li stessi vivendo tu.
è un viaggio nella testa di un uomo che già per averlo scritto una donna trovo davvero superbo.
Un amore distorto quello che tra Timoteo ed Italia,fatto di sospiri e solitudine.
Un amore malsano,nato con atti violenti ma che nasconde una purezza e una semplicità immane.
Timoteo affronta quindi questo suo viaggio interiore mentre aspetta l'intervento della figlia nell'ospedale dove egli stesso lavora e apre il cuore al passato,raccontando alla figlia tutto ciò che ha vissuto prima che lei nascesse.
Un romanzo stupendo.
Una struttura originale.
Le ultime venti pagine ho pianto,e con pochissimi libri mi sono commossa ed emozionata così.
Tra l'altro c'è anche il film con una proverbiale Penelope Cruz,regia di Sergio Castellito,nonchè attore.
Ma secondo me va letto il libro prima di vedere il film,perchè non suscita le stesse emozioni,anche se gli attori e la colonna sonora sono riusciti ad arrivarmi lo stesso.Nonchè le immagini,era proprio come l'avevo immaginato nella mia testa.
Quindi consiglio doppio libro e film.







Voto : 5/5




domenica 1 settembre 2013

Cecità - Jose Saramago



"Con l'andar del tempo, più le attività di convivenza e gli scambi genetici, abbiamo finito col ficcare la coscienza nel colore del sangue e nel sale delle lacrime, e, come se non bastasse, degli occhi abbiamo fatto una sorta di specchi rivolti all'interno, con il risultato che, spesso, ci mostrano senza riserva ciò che stavamo cercando di negare con la bocca."

Questo scrittore portoghese premio Nobel per la letteratura aveva sicuramente un'apertura d'anima molto profonda e una visione dell'umanità impeccabile per aver scritto questo libro.
Cecità o saggio sulla cecità che sarebbe il titolo più appropriato ma che si è perso con la traduzione italiana,si svolge in un non-luogo e in un non-tempo.I personaggi hanno un non-nome cioè sono identificati tramite caratteristiche fisiche o comportamentali.
Un libro crudele e un ostinato pessimismo di fondo portano l'autore a creare una condizione irrealistica dell'umanità rapportandola alla realtà delle relazioni umane.Pessimismo di fondo perchè un barlume di speranza anche se lo si cerca fino all'ultimo non c'è e l'essere umano sprofonda in un abbisso hobessiano dove vince chi è il più forte e non chi ha compassione.
L'umanità si ritrova cieca improvvisamente senza una spiegazione.Ma gli uomini non riescono ad organizzarsi e latitano nello sconforto dove i malvagi prendono le redini creando una micro dittatura animale nel manicomio usato come base per gli internati.
Un libro atroce,crudele,che non lascia scampo.La storia di un'umanità insabbiata che "pur vedendo non vede",per citare la frase scalpita come un effige nell'ultima pagina del libro.
Si può o non essere d'accordo con la visione di Saramago,essere disgustati o animati ancora dalla speranza di un lieto fine.La sua visione è talmente eclettica e a 360 gradi che risulta quasi impossibile dare una propria opinione univoca visto i temi trattati quali la solidarità ma sopratutto l'indifferenza.
Un libro attualissimo se confrontato alla società d'oggi.Un'analisi sociologica da maestro.
E una conclusione lascia senza fiato e fa riflettere,"la moglie del medico",unico personaggio non cieco che abbassa gli occhi sulla città dopo aver alzato gli occhi al cielo bianco e creduto di essere divetata cieca dopo tutto quello che aveva visto,e invece "la città era ancora lì."
Una sintassi strana,veloce,incalzante,compulsiva,come uno sfogo di sentimenti e debolezze.Come a voler cacciare qualcosa fuori e liberarsi di tutti i mali.
Leggere cecità di Saramago è stato come aprire il vaso di Pandora.



"Perché siamo diventati ciechi, Non lo so, forse un giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono. La moglie del medico si alzò e andò alla finestra. Guardò giù, guardò la strada coperta di spazzatura, guardò le persone che gridavano e cantavano. Poi alzò il capo verso il cielo e vide tutto bianco, è arrivato il mio turno, pensò. La paura le fece abbassare immediatamente gli occhi. La città era ancora lì."

Voto:    5/5

mercoledì 24 luglio 2013

Lucio Dalla Due dita sotto il cielo




Estate 
Mi ricordo i primi viaggi fatti in treno 
Il vento in faccia, le ore al finestrino 
Le sdraio colorate e l'odore che fa il mare lungo il litorale 
I muri sporchi, i nomi e le stazioni 
L'acqua fresca e le corse alle fontane 
La puzza della notte nei vagoni con l'odore del mangiare 
Ma soprattutto il mare 
La gente sulle spiagge 
Il profumo sensuale della pelle sotto il sole 
Le lentiggini sul muso, le palline sulla fronte di sudore 

A 15 anni mi sembrava di volare 
E che potevo scegliere se vivere o morire 
Ché tanto era uguale 
L'importante era capire 
Dove io e la mia testa col mio corpo potevamo andare 

Dicevo a tutti “io vivrò 
Due dita sotto il cielo” 
A 15 anni questo era il mio pensiero 

Invece cercavo solo due occhi neri da guardare 
Un'altra mano con le sue dita che mi venissero a cercare 
Con la sua testa sulla mia spalla stare in silenzio e non parlare 
ed ascoltare il mare 
E in quel silenzio sentire battere il mio cuore, solo il mio cuore 
E nel bagnasciuga sentirlo naufragare 

Estate, vienimi ancora a cercare 
Levami d'addosso quel colore, quel grigio umido sapore 
Che il tempo ci vorrebbe dare 
Estate, portami fresco, vita e amore 
Ché io lo voglio respirare 
Vale la pena anche morire se ancora io lo sentirò 
Due dita sotto il cielo 
A bocca aperta il tuo respiro 
Ad occhi chiusi il tuo mistero


martedì 16 luglio 2013

Turista in città - da Napoli a Capri

Sea from the boat - Capri
Mi sono ritrovata a viaggiare nella mia stessa città.vivere quel senso di spaesatezza quando nn si conoscono le strade...e poi abituarsi a ogni nome dei vicoli e trovare un senso di familiarità e appartenenza che non ho mai avuto per la mia città.non mi sono mai sentita figlia di questa città.forse perchè vivendo in periferia non ne posso spesso assaporare il bene e il male.ma mi è bastTo rivedere il mare per capire che Napoli è una cittá da amare. Rivedere quegli angoli e scoprire nuovi posti.e poi vederla con questi occhi cosí...dormire in spiaggia a Meta di notte,mentre le onde del mare ti cullano e il.limoncello ti scalda l'anima..andare per la prima volt in barca a Capri e pensare di volerci passare tutta la vita in mezzo al mare...mentre il sole tramonta...dormire e svegliarasi con la persona a cui si vuole bene e sentirsi a casa...entrare nella grotta azzurra e rimanere senza fiato,felice di essere lí in quel momento.percorrere via toledo prendere un caffe a via chiaia o uscire la sera a piazza Bellini o fermarsi a guardare i re del palazzo reale con te che mi traducevi le scritte in latino...sai sempre come stupirmi,mia amata,odiata,città.
On the beach - Seiano
Night on the beach - Meta di Sorrento
Sunset - Seiano